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La cultura nella “questione meridionale” – Io, nonostante tutto, sono viva

Per questa tappa del blog tour di “Io, nonostante tutto, sono viva”, il romanzo di Giovanna Pappalettera (edito da Alcheringa Edizioni) organizzato da Ipsum Brooks & Graphics, tocchiamo un tema caro alla sociologia italiana contemporanea: l’eterna questione meridionale culturale, il divario talvolta abissale tra la mentalità portante del sud Italia in contrapposizione alla modernità del nord.
In realtà è un divario interno del tutto circoscritto seppur molto feroce in certi aspetti del vivere quotidiano, anche se è pur vero che siamo tutti “il sud di qualcun altro”.
E ne sanno qualcosa gli italiani immigrati all’estero.

Non voleva più stare in quest’isola, non tollerava più la mentalità siciliana.

Io, nonostante tutto, sono viva – Giovanna Pappalettera

La qualità della vita nel sud Italia è sempre stata la primaria causa di emigrazione verso il più prospero, evoluto e tecnologico nord. Per le isole (il romanzo di Giovanna è ambientato sulle meravigliose coste siciliane, ai piedi del monte Etna) la situazione socioeconomica è ancora più delicata e degna di attenzione, perché per storia e geografia la Sicilia, ad esempio, ha subito dominazioni e invasioni da gran parte delle altre popolazioni del Mar Mediterraneo.

Pertanto la fusione tra cultura, usi, tessuto sociale e scolarizzazione media con le difficoltà di un’economia arretrata e basata unicamente su agricoltura e turismo, crea un contesto praticamente unico nel suo genere.

Miriana non riusciva a capacitarsi di come potessero ottenere il permesso di uscire alcune ragazzine vestite, o meglio svestite, con shorts che non lasciavano nulla all’immaginazione.

Io, nonostante tutto, sono viva – Giovanna Pappalettera

Miriana si trova a vivere in Sicilia, per affrontare la propria crisi d’identità e di scrittura alla ricerca di frammenti del suo passato. L’impatto che l’isola e la mentalità dei suoi abitanti, ancora saldamente ancorati al passato, crea in lei delle riflessioni profonde non soltanto su sé stessa e le relazioni che ha nella sua vita, ma diventano anche un interessante territorio di discussione sociologica su quanto possa essere contrastante sui giovani di oggi la famiglia con le sue imposizioni, ma soprattutto una problematica ancora attuale delle piccole realtà: il pettegolezzo di paese.

E non sai che fila di pretendenti avevo dietro. Purtroppo la cosa non era ben vista dal paese, non nego che fui molto giudicata.

Io, nonostante tutto, sono viva – Giovanna Pappalettera

L’importanza che ha la “chiacchiera di paese” al sud Italia deriva dall’attaccamento talvolta morboso alla propria famiglia d’origine, allargata e numerosissima, fatta di consuetudini e ricorrenze a cui è difficile sottrarsi senza creare disappunto.

Un emigrato che decide in totale autonomia di non trascorrere le feste comandate nella famiglia d’origine è spesso tacciato di essere diventato troppo “nordico”, se non addirittura ingrato e irrispettoso. Le ingerenze dei genitori, dei nonni e di tutti i familiari considerati importanti si ripercuote naturalmente sulle scelte relazionali e sentimentali dei giovani, che molto più spesso di quanto si crede sfociano ancora in fuitine e conseguenti matrimoni riparatori. È l’occasione, per il romanzo di Giovanna Pappalettera, di indagare di conseguenza anche la condizione femminile nel Mezzogiorno e le difficili relazioni che ruotano attorno alla donna.

“Provai a scappare da questa mentalità così chiusa, e ci riuscii per qualche tempo…”

“Ma?” aggiunse con un sospiro Miriana.

“Ma” ripeté decisa la donna, “venni ingannata.”

“Da chi?”

“Dall’amore.”

Io, nonostante tutto, sono viva – Giovanna Pappalettera

La ragazza che scrive queste parole, nel romanzo in questione, si trova ad essere un’adolescente siciliana innamorata e in contrasto con la propria famiglia, insofferente e desiderosa di fuggire. L’occasione le capita a seguito di un evento tragico e Miriana si ritrova suo malgrado, e dopo il rinvenimento fortuito di questo diario, a ripercorrere le orme di quella ragazzina spaventata, depressa e ingabbiata in una situazione che le va stretta.

Una vita di tanti anni prima che incrocia la propria in un modo davvero imprevedibile.

Riuscirà Miriana a ritrovare pezzi mancanti del proprio passato, a ricucire uno strappo familiare che sembra insanabile e a ritrovare la spinta creativa che le consentirà di percorrere i propri sogni da scrittrice?

Lo scoprirete nel libro “Io, nonostante tutto, sono viva“, di Giovanna Pappalettera, su Amazon a partire dal 18 ottobre!

Maria Antonietta Capasso

Maria Antonietta Capasso

Sociologa, scrittrice e illustratrice freelance, studente di Lettere.
Racconto storie, in parole e immagini: amo esplorare tematiche criminali, sociali e d’attualità, mescolandole a storie d’amore intense e passionali.

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