Quando ho capito che il libro d’esordio di Antonella Enrica Gramone, dal titolo “La lettrice di nuvole” edito da MoreStories tocca, tra i tanti argomenti trattati, anche quello della radio… mi sono detta che questa tappa del suo Blog Tour doveva essere mia!
Perché, tra i tanti mass media di cui la società dispone, la radio resta il sistema di comunicazione a distanza più antico, affascinante e ricco di storia.
Una sorta di capostipite dei moderni podcasting e canali web.
La radio: cenni storici e sociologici
A livello sociologico, la radio si inserisce nei mezzi di comunicazione di massa più diffusi e potenti al mondo, in quanto consente la trasmissione simultanea del medesimo contenuto (sonoro) in più aree geografiche anche molto distanti tra loro, attraverso specifici apparecchi basati su una propria rete di telecomunicazione.
Nel corso della storia, la radio ha assunto varie forme:
– la radio analogica (basata sulle frequenze AM/FM, tutt’ora la forma più diffusa);
– la radio satellitare;
– la radio digitale (sistemi DAB/DRM) che a sua volta si dirama nel digitale terrestre, che trasporta anche canali radio oltre che televisivi, e le moderne web radio.

Tutt’oggi, quando parliamo di radio, difficilmente la mente non torna al passato, ai primi esperimenti fatti da Hertz e Marconi nei primi anni del ‘900 (anche se il buon Tesla alla fine dell’800 aveva già fatto un fruttuoso ma malriuscito tentativo di trasmissione, purtroppo mai riconosciuto ufficialmente).
Dobbiamo però attendere gli anni ‘20 per iniziare a parlare davvero di trasmissioni e per vedere la nascita della primissima radio: la BBC.
Dapprima usata esclusivamente per le comunicazioni di guerra da parte dello Stato e del tutto preclusa ai civili, solo qualche decennio più tardi, con l’avvento del Fascismo e delle radio di regime, furono inseriti nelle trasmissioni i primi spot pubblicitari e, da lì, la strada per la funzione di intrattenimento della radio comunemente conosciuta è stata tutta in discesa.
Le trasmissioni radiofoniche nella cultura di massa
Nel libro “La lettrice di nuvole” la protagonista, Mic, è una speaker radiofonica della radio milanese Grubicy.
Il suo è un programma mattutino dedicato al meteo, la viabilità e le notizie della giornata, ma a un certo punto la vita professionale di Mic prende una piega inaspettata con una trasmissione serale che parla di tutt’altro, il cui nome è un programma: Passion Time.
Il comune denominatore di questo viaggio tra le onde radio è la musica. La colonna sonora del libro è dedicata all’altro tema principale del romanzo, ossia le nuvole, intese non soltanto nella loro accezione tecnica e meteorologica ma, e direi soprattutto, filosofica e amorosa.
La principale funzione intrattenitiva della radio, sin dai suoi esordi fino ad ora con le moderne web radio, è appunto quella musicale.
La nascita delle radio private negli anni ‘80/’90 ha dato il via a una interessante suddivisione di generi e di tematiche e, con la possibilità per chiunque di sintonizzarsi sulle frequenze preferite, senza doversi più recare necessariamente in luoghi pubblici come i bar, accedere ai propri podcast preferiti è diventato semplice e alla portata di tutti.
Persino i social si sono adeguati alla classica, “vecchia” modalità di trasmissione, con la nascita di Spotify, Clubhouse e altre app simili.
Alcune di esse si basano sull’interattività tra speaker e ascoltatori, con la possibilità di partecipare in diretta, ma anche questa non è una novità… ricordate la cara vecchia posta del cuore, o la possibilità di dedicare alla persona amata in segreto un brano romantico, nella speranza di far breccia nel suo cuore?
Passion Time: la radio, le nuvole e l’amore secondo Antonella Gramone
Perché sto trasmettendo qualcosa di diverso dalla roba che va per la maggiore? Ignoro Muzi e continuo con la mia scaletta. Ho deciso di dedicare la puntata di Passion Time alle nuvole.
“La lettrice di nuvole” – Antonella Enrica Gramone
La trasmissione che Mic conduce parla di viabilità e notizie quotidiane, cose d’interesse pubblico. Quando le affidano una rubrica sull’amore e la passione, la nostra protagonista non sa che pesci prendere, essendo lei piuttosto chiusa sull’argomento a causa del suo vissuto personale.

Sceglie di superare questo empasse che le capita con un vero e proprio colpo di testa: esula da ogni scaletta preimpostata e inizia a parlare di nuvole, guidata dalle parole di Pino Daniele.
Io vivo tra le nuvole non scendo quasi mai e lascio sul cuscino i miei pensieri.
Io vivo tra le nuvole – Pino Daniele
La radio, nel romanzo “La lettrice di nuvole”, non è soltanto la professione di Michela, quindi.
La radio assume, conserva e trasmette tutto il suo significato originale, quello che porta con sé da più di cent’anni…
Mic, attraverso la sua “zia” francese Michelle e le sue parole scritte, trasmette un messaggio che va molto oltre la sua voce da speaker.
L’amore, il coraggio delle proprie scelte, i sentimenti che lei stessa si impedisce di provare per paura di essere delusa, ma suonano forte e chiare nel suo “diamoci una seconda possibilità”.
E le sue parole, attraverso la radio, si innalzano nel cielo come nuvole.
Inutile dirvi che i suoi capi, nel capire che piega sta prendendo “Passion Time” avranno reazioni impreviste.
Michela riuscirà ad arrivare al cuore degli ascoltatori?
Il suo programma sulle nuvole sarà compreso da chi la ascolta… e dall’uomo che nutre per lei un sentimento sincero?
Questo lo scoprirete in “La lettrice di nuvole“, il romanzo d’esordio di Antonella Enrica Gramone, dal 17 maggio su tutti gli store online!